In questo ultimo anno segnato dalla pandemia, due nuovi stili (che poi tanto nuovi non sono) sono diventati di tendenza soprattutto tra i più giovani: lo stile Dark Academia, di cui ho parlato in questo articolo, e lo stile Cottagecore. Tra i due il primo è sicuramente più nelle mie corde anche se subisco volentieri il fascino dello stile Cottagecore. Ok, ma di cosa stiamo parlando? Lo stile Cottagecore si basa su un ritorno alla natura, ad un tempo passato dove non c’era tecnologia e dove ci si vestiva semplicemente, avete presente quando Cotugno cantava: voglio andare a vivere in campagna? Ecco. Grandi favoriti i lavori manuali: cucinare, lavorare a maglia, prendersi cura dell’orto.
Questo stile non è effettivamente nato nel 2020, ma ha avuto un’incredibile successo proprio durante quest’anno pandemico. Chi ha la fortuna di abitare già in campagna ne ha rivalutato le grandi attrattive e chi invece vive in un monolocale in città sognava ad occhi aperti mentre panificava a tutto spiano. Tanti dopo la prima quarantena hanno deciso di ritornare a vivere nei loro paesi d’origine, per scappare dalla città e dalla sua frenesia. Altri anche se nati cittadini, hanno deciso di cambiare vita totalmente e, appunto, andare a vivere in campagna.
Chi è attento alle tematiche ambientali è particolarmente attratto dal ritorno ad un contatto giornaliero e profondo con la natura, l’autoproduzione e la sostenibilità. Di solito infatti chi ama questo stile ha anche un’attenzione verso questi temi, e magari chi ama la sostenibilità potrebbe essere attirato da questo stile.
LE ISPIRAZIONI
La moda che fa parte dello stile Cottagecore è l’esatto contrario del fast fashion: chi si riconosce davvero in questa estetica ama materiali naturali e soprattutto la fattura artigianale. Pochi capi che durino nel tempo e nessun interesse verso tendenze che cambiano rapidamente. Anche il vintage è perfetto, perché il passato è sempre un punto di riferimento per chi ama questo stile. Ma ora facciamo un viaggio tra cinema, serie, musica e storia e scopriamo alcune delle ispirazioni Cottagecore.
PICCOLE DONNE
Tra le principali ispirazioni di questo stile troviamo il romanzo di Louisa May Alcott, uno dei miei primi amori letterari. Nel 2019 i nostri occhi hanno avuto il piacere di gustarsi un riadattamento cinematografico splendido, quello della regista Greta Gerwig. In questo ultimo film recitano due delle mie attrici preferite: Saoirse Ronan nei panni di Jo e Emma Watson nei panni di Meg. E non dimentichiamoci del sempre affascinante Timothée Chalamet che interpreta Laurie. Ve lo consiglio caldamente se non lo avete già visto, vi addolcirà una delle prossime serate di lockdown.
C’è chi ha preso sul serio questa ispirazione, e produce artigianalmente degli abiti ispirati alle 4 protagoniste. Su Etsy trovate infatti il Little Women Atelier, una vera chicca per le amanti dello stile Cottagecore!
ANNE WITH AN E
Ho cominciato questa serie l’altro giorno e il primo impatto non è stato buono. La serie è tratta dal romanzo Anna dai Capelli Rossi (tutti abbiamo visto anche il cartone animato da piccoli), ovvero la storia di Anna Shirley, orfana che viene adottata da due fratelli anziani che inizialmente volevano un maschio ma che poi decidono di tenerla. Perché l’impatto non è stato buono? perché lei è eccessivamente teatrale e troppo emotiva per i miei gusti. Mi hanno tutti consigliato di procedere perché poi si stempera, quindi accetterò il consiglio e andrò avanti! A prescindere dalla storia però, la fotografia, le ambientazioni e i costumi sono spettacolari. Anne with an E è diventata la serie di riferimento per gli amanti dello stile Cottagecore, e se volete provare a vestirvi come lei vi consiglio un giro nel sito di Linennaive, ci sono degli abiti splendidi.
TAYLOR SWIFT E FOLKLORE
Taylor Swift ha dedicato un intero album allo stile Cottagecore, si chiama Folklore ed ha appena vinto il Grammy come album dell’anno. Taylor è un’artista che rispetto molto perché negli ultimi anni ha portato avanti battaglie coraggiose, come sostenere apertamente candidati democratici e combattere per cause femministe. Ha attraversato una fase difficile con il suo corpo e ha cambiato stile varie volte, ma devo dire che questa sua fase mi sembra appartenerle molto. Se volete scoprirne di più su di lei potete guardare il documentario Miss Americana su Netflix, oppure se volete solo ispirarvi potete guardare il video di Cardigan, il primo singolo estratto da Folklore, io lo trovo stupendo.



MARIA ANTONIETTA E IL PETIT TRIANON
Come dicevamo, nessuno qui si è inventato niente. Lo stile Cottagecore c’era già nel 1700: Maria Antonietta, che cercava di sfuggire alla vita di corte soffocante, si rifugiava nel Petit Trianon e faceva finta di essere una contadina, abbandonando corsetti e complicate acconciature e vestendosi di abiti di lino, semplicissimi per l’epoca e corrispettivi di quello che noi chiameremmo oggi intimo. Il Petit Trianon era stato costruito per volere di Luigi XV come dono alla sua amante Madame de Pompadour e in seguito alla sua morte fu donato alla Du Barry. Maria Antonietta appena arrivata a corte lo chiede subito a suo marito, Luigi XVI, e inizialmente lo frequenta ogni tanto, perché il suo compito è garantire una successione dinastica e quindi deve dormire con il re. Una volta garantita la prole, Maria Antonietta si isolerà sempre di più in questo palazzo e lo renderà irraggiungibile per chiunque non sia stato espressamente invitato da lei. Se siete tra i pochi a non aver visto il film Marie Antoinette di Sofia Coppola, rimediate!



DERIVE FANTASY
Lo stile Cottagecore esiste anche nelle sue derive più fantasy, che si ispirano ad esempio al Signore degli Anelli. Cosa c’è di più Cottagecore infatti della vita nello Shire? In questi giorni sto facendo con Luca il rewatch della saga, siamo partiti dalla trilogia dello Hobbit e ora siamo arrivati al film Le due Torri. Da tanto tempo non riguardavo il Signore degli Anelli, e devo dire che è sempre tra le mie saghe preferite. Vi vorrei segnalare a questo proposito un’artigiana italiana, Cristina, che ho scoperto da pochissimo e che trovo estremamente affascinante, il suo marchio si chiama Nour and the Merchant. Le sue atmosfere sono dichiaratamente fantasy e le sue creazioni sono magiche, una ventata di aria fresca anche se non vi piace questo stile o non lo indossereste mai.
ACCESSORI
Se volete entrare a piccoli passi in questo stile, potete partire dagli accessori. Nell’ottica di un ritorno alla natura le amanti dello stile Cottagecore amano molto i gioielli in resina con fiori o foglie. Tra i profili italiani che conosco ci sono Toia Handmade e Miiko Jewels. Se invece le vostre sono più atmosfere fantasy vi consiglio Malena Jewelry. Se poi vorrete arricchire il vostro look con un bel fiocco tra i capelli, la dolce Vittoria di Toi Handmade Collection potrà aiutarvi!
Spero che questo piccolo approfondimento sullo stile Cottagecore vi sia piaciuto e di avervi fatto scoprire qualche marchio che non conoscevate!
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