Mi ricordo perfettamente la prima volta che ho visto i Måneskin, stavo guardando i provini di X Factor ed eccoli lì, belli come il sole e con una canzone inedita che ha fatto subito furore tra il pubblico. Alla fine non vinsero X Factor nel 2017 ma hanno fatto di meglio, hanno vinto Sanremo nel 2021. Il fatto che una band rock abbia vinto Sanremo è di per se degno di nota, e non credo sia un caso dopo l’anno che abbiamo passato. In questo articolo non parlerò della loro musica, che lascio giudicare a chi è più esperto, ma del loro stile. Attraverso i Måneskin possiamo fare un viaggio negli anni settanta del Glam Rock e nei sessanta di Jimi Hendrix, ritornare al presente con Etro e provare a divertirci a replicare la loro immagine con qualche idea che ho pescato per voi.
LE ICONE DI IERI
Il Glam Rock dicevamo. I Måneskin hanno dichiarato che la loro ispirazione arriva principalmente dagli anni settanta, e direi che ce ne eravamo accorti. Ci viene in mente David Bowie, ma il primo ad indossare piume, glitter e cilindri è stato Marc Bolan, amico di Bowie. Il glam rock emerse nei primi anni settanta, principalmente nel Regno Unito, in seguito al fenomeno hippie e in risposta a degli anni pesantissimi dal punto di vista storico. Magari ci vedete qualche somiglianza con il nostro, di periodo storico. Oltre al glitter, ritroviamo la sessualità sfacciata e fluida, scandalosa per l’epoca e tratto distintivo anche dei Måneskin.






LO STILE DI OGGI
Lo stile dei Måneskin è stato sempre chiarissimo, sin dal loro primo provino per X Factor. Una volta conosciuti sulla scena musicale, si sono affidati ad uno stylist, ed uno molto bravo. Si chiama Nick Cerioni ed è anche lo stylist che cura l’immagine e le performance spettacolari di Achille Lauro, lavora ormai da un decennio con Jovanotti e, udite udite, ha seguito anche Orietta Berti per questo Sanremo! Il lavoro che ha fatto Cerioni è da manuale, non ha snaturato l’immagine dei Måneskin ma ha cercato nuovi modi per farli esprimere al meglio. Per questo festival Cerioni ha collaborato con Etro, marchio storico del made in Italy e che ha fatto dello stile seventies la sua bandiera. Veronica Etro durante la presentazone della collezione autunno/inverno che si è tenuta lo scorso febbraio a Milano ha detto:
“Se osservi le persone, come creano i loro look, non credo che ci siano più quelle vecchie distinzioni. Tra outdoor, indoor, leisure, business… tra tutto, in realtà. Che è una sorta di libertà che si sta sviluppando oggi”.
Un punto di vista che si sposa perfettamente con quello della band. Inoltre le ispirazioni di questa collezione erano Jimi Hendrix e Nureyev, direi che tutto torna. Ed è proprio il lavoro di un bravo stylist trovare tutte queste connessioni che portano ad un look coerente e che spacchi sul palco.



ELEMENTI DI STILE DA REPLICARE
Veniamo alla parte più divertente! Ho selezionato alcuni elementi ricorrenti dello stile dei Måneskin e ho trovato dei marchi artigianali o dei capi vintage perfetti per replicarli.
IL CAPPELLO
Il cappello è un marchio di fabbrica della band, ed è anche un accessorio peino di carattere. Qui vi lascio due marchi artigianali fantastici: il primo si chiama Copricapo Madera, al momento sono solo su Instagram ma spero cresceranno tantissimo perché i loro cappelli sono pura arte, quello nella foto è tatuato! Poi vi segnalo anche un marchio sardo, Pepe Bianco. Per questo e per tutti i capi successivi, trovate il link diretto al sito se cliccate sulla foto.



LA CAMICIA BOHO
La camicia stampata, morbida e tipicamente anni settanta è molto frequente nei look della band. Per questo capo vi consiglio il vintage, la prima camicia è di Clio Bargellini, la sua selezione su Depop è sempre stilosissima. La seconda invece è una camicia in seta che trovate su Friperie.



GLI ANELLI
Tanti, tantissimi anelli. Uno per ogni dito. La tendenza della moltiplicazione degli anelli manco cercassimo di conquistare tutte le gemme dell’infinito è in giro da parecchio. Qui vi mostro una creazione più barocca di Ecole d’Anais e una più rock di Ossi di Seppia. Poi vi consiglio anche un giro su Vodoo Jewels.



LA PELLICCIA D’INVERNO
La pelliccia vera è ovviamente fuori discussione, ma anche per quanto riguarda le pellicce sintetiche, devo dirvi che purtroppo non sono per nulla sostenibili. Sono realizzate con materiali molto inquinanti, ed il processo di produzione è dispendioso di energie, risorse, sostanze chimiche. Questo non ci fermerà, perché per fortuna viene in nostro aiuto il vintage. Su Imperfaite Paris ho trovato due pellicce sintetiche che fanno proprio al caso nostro.



IL BLAZER A FIORI IN PRIMAVERA (AVANGUARDIA PURA?)
Mettendo da parte le battute alla Miranda, ho trovato questo stupendo blazer vintage a fiori su Diorama Boutique.


Spero vi siate divertiti durante questo viaggio, io auguro ai Måneskin tutto il successo possibile e non vedo l’ora di tifare per loro all’Eurovision!
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